In una notte turbata da violenza, un episodio agghiacciante si è consumato all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale ‘Santa Maria degli Angeli’ di Putignano. Una infermiera del 118, dedicata quotidianamente al soccorso e all’assistenza dei pazienti, è stata brutalmente aggredita da una di loro. Questo attacco non solo ha lasciato segni fisici sulla vittima, con una prognosi di 15 giorni, ma ha anche sollevato profonde preoccupazioni sulla sicurezza all’interno delle strutture sanitarie.
La vicenda ha immediatamente catalizzato l’attenzione della Asl Bari, che ha prontamente preso posizione con una dichiarazione di condanna incondizionata dell’aggressione. Sottolineando la gravità dell’accaduto, la Asl ha espresso il suo incondizionato sostegno e solidarietà nei confronti dell’operatrice sanitaria colpita, evidenziando come atti di violenza di questa natura siano inaccettabili all’interno di contesti dedicati alla cura e all’emergenza.
Rispondendo con prontezza alla situazione, il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale è stato incaricato di condurre un audit approfondito. Questa analisi, coinvolgendo tutto il personale che direttamente o indirettamente ha assistito all’evento, mira a comprendere le dinamiche dell’aggressione e a implementare misure preventive per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro. La Asl Bari, inoltre, ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo contro l’aggressore, avanzando una richiesta di risarcimento danni, in linea con le recenti direttive regionali che mirano a tutelare i lavoratori del settore sanitario dalla violenza.