L’escalation di violenze nei confronti degli operatori sanitari è una problematica sempre più pressante. Di recente, un nuovo episodio di aggressione si è verificato presso l’Ospedale Di Venere di Bari, dove due infermieri sono stati aggrediti dalla madre di un paziente durante il processo di dimissione. In risposta a questi continui attacchi, il presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli, ha espresso profonda solidarietà verso i colleghi colpiti e ha ribadito l’importanza del supporto legale fornito dalla ASL locale. Grazie alla legge 113 del 2020, che ha reso possibile la procedibilità d’ufficio in casi simili, gli aggressori possono ora essere perseguiti anche senza la necessità di una querela diretta da parte delle vittime.
Nonostante le misure legali esistenti, Anelli sottolinea che queste non sono sufficienti a prevenire gli episodi di violenza. L’inasprimento delle pene, sebbene necessario, non sembra essere l’unica risposta efficace per affrontare la radice del problema. Per questo motivo, ha proposto l’introduzione di mediatori nei pronto soccorso. Questi professionisti avrebbero il compito di facilitare il dialogo tra pazienti, familiari e personale sanitario, contribuendo a mitigare le tensioni e a prevenire potenziali conflitti.