Simeone Di Cagno Abbrescia, figura di spicco della politica e dell’imprenditoria italiana, è morto all’età di 80 anni. La sua carriera si è distinta per il servizio pubblico e l’impegno nel settore privato, lasciando un’impronta indelebile nella città di Bari e oltre.
Prima di diventare una figura nota nel panorama politico, Di Cagno Abbrescia ha intrapreso la strada dell’imprenditoria, legando il suo nome al settore edilizio e alberghiero. La sua capacità di navigare tra le complessità del mondo degli affari gli ha conferito una prospettiva unica nel suo successivo servizio pubblico.
Il suo impegno per la città di Bari è stato particolarmente notevole. Eletto sindaco nel 1995, ha guidato la città fino al 2004, periodo durante il quale ha lavorato per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e promuovere lo sviluppo urbano. La sua leadership è stata caratterizzata da una visione progressista e da un forte impegno verso il benessere collettivo.
Di Cagno Abbrescia ha anche giocato un ruolo significativo in ambito nazionale, aderendo a Forza Italia fin dalla sua fondazione. La sua carriera politica lo ha visto servire come deputato alla Camera nel 2006, periodo in cui ha continuato a promuovere i valori e le politiche che sosteneva. La sua dedizione alla politica e alla comunità è stata nuovamente confermata nel 2009, quando si è candidato per la seconda volta alla carica di sindaco di Bari, anche se senza successo.
Oltre ai suoi ruoli in politica e nell’imprenditoria, Di Cagno Abbrescia ha avuto un impatto significativo anche nel settore delle utility, diventando presidente di Acquedotto Pugliese. Nominato nel 2018 dalla Giunta regionale pugliese, ha portato la sua vasta esperienza e visione al servizio di una delle infrastrutture più critiche della regione.