Si è conclusa tragicamente la vicenda del giovane disperso nelle acque antistanti Pane e Pomodoro, a Bari. Le ricerche, iniziate nella serata di ieri, hanno portato al ritrovamento del corpo dell’uomo dopo ore di intense operazioni da parte della Capitaneria di porto e dei vigili del fuoco.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane – probabilmente di origine straniera, secondo quanto riferito da alcuni presenti – si era immerso in mare per un bagno ma non era più riemerso, destando immediata preoccupazione tra le persone che si trovavano con lui. Sono stati proprio i suoi compagni a lanciare l’allarme poco prima delle 20, avviando così le operazioni di ricerca in un tratto molto frequentato del litorale barese.
Sul posto sono intervenuti rapidamente mezzi navali e sommozzatori, che hanno scandagliato per ore il fondale marino nel tentativo di localizzare l’uomo. Le operazioni si sono concentrate nella zona compresa tra la riva e le barriere frangiflutti, con l’ausilio di fari, gommoni e droni notturni per facilitare la visibilità e il perimetro di intervento.
Il corpo è stato individuato solo dopo diverse ore, ma i tentativi di rianimarlo si sono rivelati purtroppo vani. I sanitari del 118 intervenuti non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L’identità dell’uomo non è stata ancora resa pubblica, mentre sono in corso le verifiche per ricostruire esattamente la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.
L’episodio solleva nuovamente l’attenzione sui rischi legati alla balneazione fuori orario e senza sorveglianza, anche in aree urbane e apparentemente sicure come quella di Pane e Pomodoro, spesso teatro di incidenti simili durante la stagione estiva.
Le autorità ribadiscono l’importanza di evitare tuffi in mare in orari non consentiti, specialmente in assenza di bagnini o di condizioni marine favorevoli. L’invito alla prudenza è rivolto a tutti, soprattutto ai giovani, per evitare che momenti di svago possano trasformarsi in tragedie.