All’alba di oggi, il personale della Squadra Mobile della Questura di Bari ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Dieci individui, tutti baresi, sono stati arrestati con l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione, calunnia e danneggiamento seguito da incendio. Secondo l’accusa, gli arrestati sarebbero i responsabili dell’attentato avvenuto la sera del 18 settembre 2018, nel quartiere Madonnella di Bari, ai danni di due pregiudicati.
La sera del 18 settembre, due membri del clan di Japigia, che viaggiavano su uno scooter, sono stati presi di mira da un commando armato composto da individui su una vettura rubata e tre motoveicoli. L’agguato è avvenuto in via Cattaro, all’angolo con via Dalmatia. Nonostante la presenza di cittadini ignari, il commando ha aperto il fuoco. Il passeggero dello scooter è riuscito a sfuggire ai proiettili, mentre il conducente, colpito in più parti del corpo, è sopravvissuto grazie a un delicato intervento chirurgico e una lunga degenza ospedaliera.
Le indagini degli inquirenti hanno ricostruito che nell’estate del 2018, il clan Strisciuglio del quartiere San Paolo avrebbe tentato di prendere il controllo del traffico di stupefacenti nel quartiere Madonnella, spodestando il clan Palermiti, storicamente dominante in quella zona. L’attentato del 18 settembre sembra essere stato un tentativo di consolidare questo controllo.
Dopo l’agguato, una delle moto usate dai sicari è stata data alle fiamme sulla strada provinciale Bitonto Palese, mentre per le altre moto, appartenenti a membri del clan Strisciuglio, sono state presentate false denunce di furto nel tentativo di depistare le indagini.
La reazione del clan Palermiti non si è fatta attendere: il 24 settembre, sei giorni dopo l’attentato, nel quartiere Carbonara di Bari, Michele Walter Rafaschieri è stato assassinato e suo fratello è rimasto gravemente ferito.
Per le persone arrestate questa mattina, di età compresa tra i 25 e i 47 anni, è stata disposta la custodia cautelare in carcere, tranne per uno dei destinatari del provvedimento che è stato posto agli arresti domiciliari.