La tensione politica si è accesa a Bari, dove il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha attaccato duramente il sindaco Vito Leccese in merito a due decisioni destinate a far discutere: la consegna delle chiavi della città alla relatrice speciale dell’ONU sui territori palestinesi, Francesca Albanese, e la scelta di non invitare Israele alla prossima edizione della Fiera del Levante.
Il presidente dei senatori azzurri ha definito le mosse dell’amministrazione comunale «una vergogna per la nobile città di Bari», accusando Leccese e la sua giunta di alimentare atteggiamenti antisemiti. Gasparri ha puntato il dito contro la scelta di premiare la rappresentante delle Nazioni Unite e di escludere lo Stato ebraico da una delle manifestazioni fieristiche più importanti del Sud Italia.
«A Bari si premiano figure sconcertanti e si mette al bando Israele – ha dichiarato Gasparri –. Un’amministrazione così segna un ritorno a pagine buie della storia. L’antisemitismo che ha devastato il Novecento nasceva proprio da atteggiamenti come questi». Il senatore romano ha quindi ribadito la propria solidarietà al governo israeliano e al suo ambasciatore in Italia, sottolineando che provvedimenti simili rischiano di riportare alla memoria discriminazioni inaccettabili.
La replica del primo cittadino non si è fatta attendere. Leccese ha respinto con decisione le accuse, parlando di un attacco «grottesco» e di una lettura distorta della realtà politica e amministrativa. «Gasparri che mi accusa di antisemitismo è un cortocircuito della storia – ha affermato il sindaco –. Nel 2012 fui io a promuovere il conferimento delle chiavi della città a David Grossman e, più recentemente, ho sospeso una mostra del pittore Giovanni Gasparro dopo che la comunità ebraica aveva segnalato contenuti offensivi nelle sue opere».
Le parole del sindaco sono state accompagnate da un duro contrattacco nei confronti del senatore, accusato di non poter dare lezioni di tolleranza per il suo passato politico. Il botta e risposta si inserisce sullo sfondo del conflitto a Gaza, che continua a polarizzare l’opinione pubblica e a generare divisioni anche sul piano interno italiano.
La vicenda, oltre a confermare le tensioni tra centrodestra e centrosinistra, evidenzia quanto il tema dei rapporti con Israele sia diventato un terreno di scontro simbolico e politico. Da un lato c’è la denuncia di Gasparri contro un presunto antisemitismo istituzionale, dall’altro la difesa di Leccese che rivendica la coerenza delle proprie scelte amministrative.