Il tribunale di Bari ha disposto un risarcimento di 153mila euro che la Asl Bari dovrà versare ai genitori di una neonata deceduta nel 2004 presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. La vicenda si è conclusa solo nel 2024, dopo anni di battaglie legali.

La neonata, affetta da una malattia cardiaca fin dalla nascita, avrebbe dovuto essere sottoposta immediatamente a un intervento chirurgico, come emerso dalla diagnosi effettuata al momento del ricovero. Tuttavia, l’operazione fu eseguita con due giorni di ritardo, un elemento che si è rivelato determinante per l’esito tragico. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Gianluca Tarantino, che ha attribuito alla Asl la responsabilità per l’accaduto.

Un ulteriore fattore aggravante è stato evidenziato dall’avvocato Ettore Gorini, legale della coppia. La neonata avrebbe contratto un’infezione dovuta a un batterio legato alla ventilazione polmonare durante il ricovero. Questo peggioramento clinico portò al decesso della bambina appena 18 giorni dopo la nascita. L’infezione, secondo la ricostruzione, fu cruciale nel determinare l’esito fatale.

La causa, iniziata nel 2016, ha richiesto otto anni per arrivare a una conclusione. Sebbene la sentenza sia stata emessa nell’ottobre del 2024, la somma riconosciuta non è ancora stata liquidata ai genitori della piccola, una famiglia originaria della provincia di Bari.