Entro sette giorni dalla notifica dell’ordinanza, i proprietari delle unità immobiliari coinvolte nel crollo tra via De Amicis e via Pinto a Bari dovranno rimuovere e smaltire le macerie ancora presenti sul luogo. La decisione arriva con un provvedimento firmato dal sindaco, che mira a salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente, intervenendo con urgenza su un’area ad alto rischio.
L’ordinanza, firmata oggi, arriva a conclusione di una fase di interventi già avviata dopo il crollo dello stabile avvenuto il 5 marzo scorso. In seguito all’autorizzazione concessa dopo il sequestro giudiziario dell’immobile, il Comune ha completato la demolizione controllata dell’edificio il 20 marzo, operazione durante la quale è stato effettuato un costante monitoraggio ambientale per rilevare la presenza di amianto.
Durante le attività di smantellamento, ARPA Puglia ha condotto una serie di rilevazioni che non hanno mostrato presenza di amianto aerodisperso nell’aria. Tuttavia, nell’area del crollo sono stati ritrovati frammenti di materiale contenente amianto, ricollegabili con ogni probabilità alla rottura di una conduttura in fibrocemento. Le analisi sono state confermate da una relazione tecnica trasmessa con nota ufficiale il 14 marzo scorso.
Alla luce di questi ritrovamenti, il provvedimento impone che l’eventuale presenza di Materiali Contenenti Amianto (MCA) venga gestita in modo conforme alla normativa vigente. Il compito dovrà essere affidato a operatori economici autorizzati e specializzati nel settore, i quali dovranno seguire un apposito Piano di Lavoro per la rimozione, il trasporto e lo smaltimento sicuro dei materiali contaminati.
Le operazioni, oltre a dover essere precedute da una specifica autorizzazione dell’autorità giudiziaria, dovranno essere eseguite in coordinamento con le verifiche statiche e le misure di messa in sicurezza dell’edificio confinante in via Pinto 16. Queste ultime erano già state previste con un’ordinanza precedente, la numero 813 del 13 marzo.
Per ridurre i rischi di dispersione di polveri potenzialmente pericolose, durante la rimozione dei detriti sarà obbligatoria la nebulizzazione continua dell’area, così da limitare l’inalazione di particelle da parte della popolazione. Il Comune richiama espressamente le “Indicazioni operative per la gestione delle macerie a seguito di evento sismico” redatte dalla Protezione Civile, sottolineando l’urgenza di un intervento immediato e senza proroghe.
Infine, in caso di mancato rispetto dell’ordinanza o ritardi ingiustificati, l’amministrazione comunale procederà d’ufficio in via sostitutiva, addebitando le spese ai soggetti inadempienti. Una misura drastica ma necessaria, considerando l’entità dei rischi ambientali e sanitari connessi alla permanenza dei detriti nell’area del crollo.