Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 116/2025, il contrasto all’abbandono dei rifiuti in Italia cambia radicalmente. Dal 9 agosto, il nuovo provvedimento introduce modifiche significative al Testo Unico dell’Ambiente, al Codice penale e al Decreto legislativo 231, trasformando diverse condotte in reati punibili con la reclusione, come ad esempio il trasporto di rifiuti senza formulario, l’abbandono di materiali pericolosi e l’assenza di vigilanza sui destinatari degli scarti.
A Bari, il sindaco Vito Leccese ha indirizzato una lettera ai vertici della Polizia Locale e Metropolitana per spronarli a utilizzare attivamente gli strumenti di contrasto previsti dal decreto. L’obiettivo dichiarato è duplice: non solo far rispettare la legge, ma anche usare questi strumenti come deterrente visibile per scoraggiare comportamenti illeciti.
Una delle novità più rilevanti introdotte dalla norma riguarda la modifica dell’articolo 15 del Codice della strada, che ora consente l’uso di immagini provenienti da impianti di videosorveglianza comunali o privati, situati sia all’interno sia all’esterno dei centri abitati. Questo significa che anche un singolo fotogramma nitido della targa di un veicolo può essere sufficiente per emettere sanzioni valide, anche senza il fermo dell’auto o una contestazione diretta e immediata, superando le limitazioni del passato.
Il primo cittadino ha sottolineato come questa svolta normativa rappresenti non solo una questione di decoro urbano, ma soprattutto un problema ambientale. “Finalmente potremo intervenire con più forza – ha scritto Leccese – grazie anche a strumenti tecnologici come telecamere e fototrappole, fondamentali per identificare i responsabili e agire in tempi rapidi”.
Nella sua comunicazione, Leccese ha anche ricordato l’importanza della collaborazione dei cittadini. Da un lato ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare il servizio di igiene urbana gestito da Amiu, dall’altro ha evidenziato la necessità di promuovere comportamenti virtuosi attraverso una responsabilizzazione collettiva. Tuttavia, è stato chiaro nel sottolineare che, in presenza di atti di inciviltà o disprezzo per la città, le sanzioni saranno inevitabili. “Anche i più ostili alle regole dovranno prenderne atto”, ha concluso.
Il messaggio è forte e chiaro: maggiore controllo, tolleranza zero e un sistema sanzionatorio finalmente più incisivo. Con il Decreto 116/2025, si apre una nuova fase per la tutela ambientale, soprattutto nelle aree più fragili come quelle della cosiddetta Terra dei fuochi.