Il processo per 34 imputati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico e detenzione di stupefacenti, nonché reati in materia di armi, è giunto oggi alla fase conclusiva a Bari. I pubblici ministeri baresi hanno avanzato richieste di condanna per un totale di quasi 450 anni di reclusione. I fatti oggetto del dibattimento risalgono a 26 anni fa, con i reati più recenti che risalgono a 20 anni fa; molti di questi reati sono ormai prescritti.
Le Origini del Caso
La prima udienza del processo si è tenuta nel 2012. L’associazione mafiosa al centro del caso è il clan ‘Velluto’, operante nei quartieri San Pasquale e Carrassi di Bari, nonché nel quartiere Poggiofranco e nei comuni di Capurso, Acquaviva delle Fonti, Monopoli e Corato. Secondo l’accusa, il clan era diretto da Domenico Velluto e Giovanni Fasano.
Le Richieste di Condanna
Le pene più severe sono state chieste per i leader del clan, con 30 anni di reclusione ciascuno per Domenico Velluto e Giovanni Fasano. Altri membri del clan, tra cui Carlo Biancofiore, Francesco Buono, Mario Di Gioia, Angelo Spano e Giovanni Belviso, affrontano richieste di condanne variabili dai 22 ai 26 anni di reclusione. Per gli altri imputati, le richieste di pena variano dai 18 anni e 8 mesi ai 2 anni di reclusione.
Coinvolgimento di Altri Indagati
Tra gli imputati c’era anche Francesco Vitale, morto a Roma nel febbraio 2023 dopo essere caduto dal balcone di un appartamento nel quartiere Magliana. Per il suo omicidio, la Procura di Roma ha recentemente chiesto tre condanne a 18 anni. Per il padre di Vitale, Domenico, è stata richiesta una condanna a 10 anni e 4 mesi di reclusione.
Prescrizioni e Assoluzioni
Molti dei capi di imputazione sono caduti in prescrizione. Per quattro imputati, è stata chiesta l’assoluzione proprio per la prescrizione dei reati. Le richieste di condanna sono giunte oggi al termine dell’udienza dinanzi al tribunale di Bari, con sentenza prevista per il prossimo 31 ottobre, dopo le repliche delle difese.