Questa mattina, venerdì 31 gennaio, a Bari si è svolto un sit-in di protesta organizzato da USB Pubblico Impiego per chiedere la stabilizzazione del personale precario dell’Ufficio del Processo. Si tratta di lavoratori che svolgono funzioni di supporto ai magistrati e agli uffici di cancelleria, fondamentali per il funzionamento del sistema giudiziario.
In Puglia i precari dell’Ufficio del Processo sono circa 1.000, di cui 200 nel tribunale e nella Corte d’Appello di Bari. A livello nazionale, invece, i lavoratori in attesa di stabilizzazione sono circa 12mila, ma solo la metà potrebbe ottenere un contratto a tempo indeterminato nei prossimi anni, secondo le stime fornite dal sindacato.
Contratti in scadenza nel 2026
“Siamo tutti vincitori di concorso, ma il nostro contratto scadrà a giugno 2026“, denunciano i lavoratori in protesta. Attualmente, il governo ha previsto la stabilizzazione di 3.000 lavoratori attraverso la legge finanziaria, mentre altri 3.000 dovrebbero essere assunti tra il 2026 e il 2029 tramite piani di reclutamento del Ministero della Giustizia.
Secondo Angelo Ferrarese, segretario regionale USB, il mancato rinnovo di tutti i contratti rappresenterebbe un grave problema per la macchina giudiziaria: “Si tratta di un ingranaggio essenziale, senza il quale il sistema della giustizia rischia il blocco”. Lo stesso presidente della Corte d’Appello di Bari, Franco Cassano, aveva sottolineato l’importanza di queste figure professionali nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.