Il Politecnico di Bari si propone come catalizzatore per la cooperazione tra 16 Paesi del Mediterraneo, con un focus sulla sostenibilità ambientale e la sicurezza delle infrastrutture.
Questa mattina, infatti, l’aula Magna Alto del Politecnico di Bari ha ospitato i delegati universitari provenienti da Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia, Albania, Croazia, Grecia, Malta, Montenegro, Serbia e Slovenia. L’evento ha segnato l’inizio ufficiale del progetto Medicore (Mediterranean Community Resilience), un’iniziativa che mira a promuovere la collaborazione tra atenei attraverso programmi di cooperazione e formazione.
Medicore svilupperà un sistema di interscambio formativo, con la possibilità di riconoscere i titoli accademici conseguiti in tutti i Paesi aderenti al progetto. Questo accordo prevede la realizzazione di corsi, master, progetti formativi e attività di ricerca coordinate tra le università partecipanti, con l’obiettivo di creare una rete solida e interconnessa per affrontare le sfide comuni nella regione mediterranea.
Il primo passo operativo dell’ambizioso progetto è stato compiuto oggi con la firma del protocollo Medicore, che coinvolge gli atenei dei 16 Paesi partecipanti. L’iniziativa punta a diventare un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile, promuovendo la resilienza delle comunità mediterranee attraverso la condivisione di conoscenze e risorse.