L’Ospedale della Murgia di Altamura partecipa a un importante progetto di ricerca volto a ottimizzare le terapie per i pazienti affetti da scompenso cardiaco, la principale causa di morte nel mondo. Grazie a un finanziamento di 140mila euro ottenuto nell’ambito di un bando del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la struttura sarà in grado di applicare un innovativo algoritmo terapeutico per migliorare la gestione dei farmaci destinati ai pazienti.
Il progetto, denominato ‘Drug Management in Heart Failure – DRUM-HF’ (Gestione dei farmaci nello scompenso cardiaco), coinvolge, oltre all’Ospedale di Altamura, anche l’IRCCS ‘San Raffaele’ di Roma e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Catanzaro. L’obiettivo è ridurre il tasso di mortalità e migliorare la qualità della vita di pazienti che soffrono di questa patologia cronica, ottimizzando le terapie farmacologiche attraverso l’uso di algoritmi.
Nell’Unità di Cardiologia dell’Ospedale di Altamura, diretta dal dottor Francesco Massari, saranno seguiti 130 pazienti nei prossimi due anni. Il sistema basato su algoritmi aiuterà a individuare le terapie più efficaci per ciascun paziente, offrendo un approccio personalizzato che possa massimizzare i benefici delle cure. Grazie a questo approccio, si prevede una significativa riduzione della mortalità associata allo scompenso cardiaco e un miglioramento complessivo delle condizioni di salute dei pazienti.
Il progetto fa parte di un più ampio programma di ricerca finanziato dal PNRR con un totale di 696mila euro, dedicato alle Malattie Croniche non Trasmissibili (MCnT1), che hanno un forte impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali. Questo tipo di ricerca rappresenta una frontiera importante per il trattamento di patologie complesse come lo scompenso cardiaco, migliorando l’efficienza delle cure e offrendo nuove speranze ai pazienti.