La recente nomina di Nicola Loizzo a presidente del Parco nazionale dell’Alta Murgia ha sollevato un’ondata di critiche e reazioni da parte del mondo politico e delle istituzioni locali. Il nuovo vertice dell’ente arriva dopo la decisione del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che ha optato per una figura politica vicina a Fratelli d’Italia, suscitando perplessità e proteste tra i sindaci del territorio.
A guidare il parco dal 2020 era Francesco Tarantini, la cui riconferma era stata esplicitamente richiesta da tutti i primi cittadini dell’area protetta, dalla Regione Puglia e da numerose associazioni. Il 21 luglio, infatti, una comunicazione ufficiale condivisa tra i sindaci aveva espresso in maniera unitaria il sostegno alla sua permanenza, apprezzando i risultati ottenuti nel corso del suo mandato.
Tarantini ha espresso pubblicamente la propria delusione attraverso un post sui social, sottolineando il valore dei traguardi raggiunti durante la sua gestione. L’ex presidente ha ricordato come, grazie a un lavoro collettivo, il Parco abbia ottenuto il prestigioso riconoscimento di Geoparco Mondiale Unesco. “Non sono bastati i risultati concreti, il sostegno unanime del territorio e le petizioni popolari”, ha scritto, denunciando la prevalenza di logiche politiche rispetto alla meritocrazia.
Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto duramente contro la nomina ministeriale. In una nota ufficiale, ha evidenziato come la scelta sia stata fatta senza la necessaria intesa con la Regione, mettendo in discussione la legittimità della procedura. Emiliano ha accusato il Ministro di aver ignorato il parere contrario dei sindaci locali, procedendo con la nomina di figure politiche vicine al centrodestra, compreso Loizzo, già candidato sindaco a Foggia e attuale coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia ad Altamura.
Nel frattempo, il territorio assiste a un cambio di gestione che lascia l’amaro in bocca a molti rappresentanti istituzionali e cittadini. Tarantini, nel suo lungo messaggio di congedo, ha voluto ringraziare la comunità del Parco, sottolineando di aver sempre vissuto il suo incarico con senso civico, impegno quotidiano e responsabilità, al di là di ogni appartenenza politica.
Il malcontento che circonda questa decisione non accenna a placarsi, e le reazioni istituzionali fanno presagire possibili azioni legali e sviluppi politici nei prossimi giorni.