Monopoli, sequestro per uno stabilimento industriale accusato di reati ambientali

L'operazione della guardia costiera è scattata su mandato della Procura di Bari dopo un'indagine avviata nel 2021

Un’importante operazione di tutela ambientale ha portato al sequestro preventivo di un impianto industriale (specializzato nella lavorazione dell’alluminio e di semilavorati), nella periferia di Monopoli. Il provvedimento, eseguito oggi dalla guardia costiera, è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Bari, che accusa l’azienda di gravi violazioni ambientali.

Le indagini, iniziate nel 2021 dal pool ambiente della Procura, sono state avviate a seguito di numerose segnalazioni della popolazione, preoccupata per odori maleodoranti diffusi nell’area cittadina, che hanno generato allarme e problemi di salute pubblica. L’attività investigativa, condotta con il supporto di un ingegnere ambientale, ha incluso ispezioni sul posto, analisi documentali approfondite e raccolta di testimonianze.

Secondo gli inquirenti, le prove raccolte avrebbero permesso di delineare un quadro accusatorio che comprende reati ambientali e omissioni documentali. L’azienda avrebbe tratto un vantaggio economico dall’inosservanza delle procedure ambientali obbligatorie, evitando così spese per l’adozione di misure di sicurezza e prevenzione dell’inquinamento.

Il sequestro dell’area, che si estende su circa 10mila metri quadri, è stato motivato dal giudice con il rischio concreto e attuale di reiterazione del reato, oltre alla possibilità di un aggravamento delle conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica. Il provvedimento si è reso necessario per impedire il protrarsi delle presunte attività illecite.

L’indagato, rappresentante legale dello stabilimento, dovrà rispondere di numerosi reati ambientali e di sicurezza, tra cui:

Inquinamento ambientale
Abbandono e gestione illecita di rifiuti
Miscelazione illecita di rifiuti
Emissione di sostanze pericolose
Getto pericoloso di cose
Violazione delle norme antincendio e sanitarie
L’inchiesta prosegue per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare l’effettivo impatto ambientale dello stabilimento.

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