Un giovane migrante tunisino, ospite del Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Bari, è stato protagonista di un drammatico gesto autolesionista. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’uomo si sarebbe procurato ferite sul corpo utilizzando una lametta mentre si trovava nella sala mensa del centro. Questo rappresenterebbe il secondo episodio simile registrato nello stesso luogo nell’arco di un mese, sollevando interrogativi sulla gestione e le condizioni di vita dei migranti all’interno della struttura.
Il fatto si è verificato in un contesto apparentemente tranquillo. Il migrante si era recato in mensa per la cena, dove alcune donne erano impegnate nel servizio. Dopo una discussione con queste ultime, si sarebbe allontanato per poi tornare con una lametta, utilizzata per infliggersi diversi tagli. Il gesto ha generato allarme tra i presenti, richiedendo un intervento immediato da parte del personale e delle autorità.
Trasportato rapidamente in ospedale, il giovane è stato sottoposto alle cure necessarie. Dopo essere stato medicato, è stato ricondotto al Cara, dove attualmente si trova sotto sorveglianza della Polizia. La vicenda ha riacceso l’attenzione sulle condizioni psicologiche e sociali degli ospiti nei centri di accoglienza, evidenziando la necessità di un monitoraggio più approfondito per prevenire episodi simili.