Le indagini, condotte dal Commissariato di Bitonto, hanno portato all’arresto di un 52enne accusato di tentato omicidio nei confronti di un 22enne. Secondo gli inquirenti, l’aggressione si sarebbe consumata il 16 gennaio scorso, all’interno della casa dell’indagato, dopo una lite scaturita per motivi futili. L’uomo avrebbe colpito il giovane con un coltello, causando una ferita profonda ma, per fortuna, non letale.
La dinamica dell’aggressione
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’incidente sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio. Il 52enne si trovava nella sua abitazione in compagnia della vittima, un conoscente più giovane. Una discussione, inizialmente banale, sarebbe presto degenerata, culminando in un attacco violento: l’uomo avrebbe sferrato una coltellata all’altezza della gola del 22enne, provocandogli una ferita di circa 8 centimetri. La fortuna ha giocato un ruolo cruciale: nonostante la gravità del colpo, nessun organo vitale è stato leso.
La fuga e il ricovero della vittima
Subito dopo l’aggressione, il giovane sarebbe riuscito a scappare e a raggiungere autonomamente il Policlinico di Bari, dove è stato medicato d’urgenza. Nonostante la serietà della ferita, il 22enne è stato dimesso con una lunga prognosi, segno che le sue condizioni non risultavano critiche.
I rilievi e l’arresto
Le indagini sono scattate immediatamente dopo il ricovero della vittima. Gli agenti del Commissariato di Bitonto, intervenuti sul luogo del delitto, hanno rintracciato il sospettato nella sua abitazione. Durante l’operazione, la Polizia Scientifica ha raccolto importanti prove: tracce ematiche rinvenute sul pavimento e sugli abiti indossati dall’arrestato saranno oggetto di analisi per confermare la loro provenienza dalla vittima.
Provvedimenti giudiziari
Dopo essere stato fermato, il 52enne è stato portato presso la Casa Circondariale di Bari. L’arresto è stato successivamente convalidato dal Tribunale di Bari, con l’applicazione della misura cautelare in carcere. La gravità dei fatti e la recidività dell’indagato – già noto alle forze dell’ordine – hanno contribuito a rafforzare la decisione dell’Autorità Giudiziaria.