Lama Balice, nasce il progetto ‘fiume verde’ per connettere natura e città

Approvati i primi decreti per la valorizzazione del parco naturale: una rete ecologica tra Bari, Bitonto e il litorale

Prende forma il progetto “Lama Balice – Fiume Verde”, una strategia di rigenerazione territoriale e ambientale destinata a valorizzare il Parco naturale regionale di Lama Balice e a trasformarlo in un corridoio ecologico e multifunzionale tra città, costa e campagna. Il Consiglio metropolitano di Bari ha approvato tre decreti fondamentali per l’avvio operativo del piano, su proposta della consigliera delegata Maria La Ghezza, referente per la Transizione ecologica e la valorizzazione del territorio.

Il piano prevede la creazione di una rete integrata di spazi naturali, agricoli e urbani, che collegherà il parco con il centro abitato di Bari, il litorale e l’entroterra di Bitonto, puntando su mobilità dolce, biodiversità e fruizione pubblica sostenibile. Il cuore dell’intervento è rappresentato da una nuova infrastruttura verde, un vero e proprio “fiume verde” che attraverserà canyon carsici, cave dismesse, aree umide e sentieri naturalistici, offrendo percorsi ciclabili, camminamenti pedonali e punti di osservazione ambientale.

I decreti ratificati includono:

  • Il Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), che definisce le linee guida per la redazione del progetto esecutivo.

  • L’accordo di collaborazione tra la Città Metropolitana di Bari e i Comuni di Bari e Bitonto, che sancisce la governance condivisa del progetto.

  • L’avvio delle attività propedeutiche all’attuazione delle opere, in sinergia con i fondi disponibili a livello locale, regionale e comunitario.

“Un passo decisivo per trasformare Lama Balice in un esempio virtuoso di infrastruttura verde accessibile e viva”, ha dichiarato Maria La Ghezza. Il recente riconoscimento giuridico del Parco da parte della Regione Puglia, infatti, ha rappresentato il punto di svolta per il passaggio dalla tutela passiva alla progettazione attiva di un’area strategica per l’equilibrio ambientale del territorio metropolitano.

Il “fiume verde” si propone non solo come un’iniziativa ambientale, ma anche come un modello di rigenerazione urbana e governance partecipata, capace di integrare la pianificazione territoriale con la tutela del paesaggio e la qualità della vita dei cittadini.

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