Nella giornata odierna il carcere di Bari è diventato teatro di un grave incidente. Un denso fumo nero, segno inequivocabile di un incendio in corso, ha iniziato a fuoriuscire da alcune finestre del centro clinico dell’istituto penitenziario, attirando immediatamente l’attenzione di chi si trovava nei paraggi.
La prontezza e l’efficacia degli interventi hanno caratterizzato i momenti successivi. Squadre di vigili del fuoco sono accorse sul posto senza indugio, lanciandosi nelle operazioni di spegnimento delle fiamme con determinazione e professionalità. Il loro intervento tempestivo ha impedito che il rogo potesse estendersi ulteriormente, minimizzando i danni potenziali.
Parallelamente, un considerevole dispiegamento di forze mediche ha preso forma. Quattro ambulanze del 118 sono giunte in fretta, fornendo le prime cure essenziali a chi aveva subito danni dall’inalazione del fumo. Tra agenti penitenziari e detenuti, diverse persone hanno mostrato sintomi di intossicazione, necessitando di assistenza immediata. La situazione ha richiesto trasporti urgenti in ospedale, con alcuni casi classificati come ‘codice rosso’, indicativo di una condizione critica.
L’attenzione si è poi spostata sull’indagine delle cause che hanno dato origine a tale disastro. La Polizia Penitenziaria, oltre a collaborare attivamente con i servizi di emergenza, ha avviato un’accurata serie di indagini per far luce sulla dinamica dell’evento e su eventuali responsabilità. Parallelamente, gli agenti hanno svolto un ruolo fondamentale nel facilitare l’accesso e le operazioni delle ambulanze,