Intelligenza artificiale nella PA: la Puglia guida la trasformazione digitale

Al via il progetto nazionale per l’applicazione dell’IA nella pubblica amministrazione, con la Regione Puglia capofila

Con un investimento di oltre 4,6 milioni di euro, prende forma il progetto Hub/Centri regionali I.A. per la Pubblica Amministrazione, un’iniziativa innovativa che coinvolge sei territori italiani sotto la guida della Regione Puglia. L’obiettivo è chiaro: sperimentare l’intelligenza artificiale in ambiti strategici della PA, semplificando processi, rafforzando la trasparenza e aumentando l’efficienza dei servizi pubblici.

Il progetto, finanziato dal Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, coinvolge anche le Regioni Abruzzo, Marche, Umbria, Campania, Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano. Le attività verranno coordinate dalla Regione Puglia, in collaborazione con il Dipartimento per la Transizione Digitale, e si concretizzeranno nella realizzazione di quattro PoC (Proof of Concept). Ogni PoC sarà finalizzato a testare soluzioni di IA in ambiti cruciali come la stesura di atti amministrativi, la gestione di gare e appalti pubblici e la verifica della conformità normativa ed etica.

Secondo quanto dichiarato da Michele Emiliano, l’iniziativa rappresenta “un passo concreto verso un’amministrazione pubblica più intelligente, più vicina alle persone e capace di operare in modo trasparente, sostenibile ed equo”. La tecnologia non sostituisce il fattore umano, ma lo rafforza, a condizione che venga utilizzata con rigore etico e visione strategica.

La scelta di puntare sull’IA risponde alla necessità di costruire un ecosistema digitale pubblico inclusivo, efficiente e moderno, che metta in rete amministrazioni, enti di ricerca, imprese e cittadini. La Regione Puglia rafforza così la propria posizione come laboratorio di innovazione istituzionale, contribuendo in modo concreto alla digitalizzazione dei servizi pubblici a beneficio dell’intero territorio nazionale.

Il progetto rappresenta un esempio concreto di collaborazione interregionale, in cui la condivisione delle competenze e delle buone pratiche diventa leva per accelerare l’adozione di tecnologie emergenti nella PA. Un modello che potrebbe presto essere esteso ad altre realtà italiane, a conferma del ruolo sempre più strategico giocato dalle autonomie locali nel processo di modernizzazione del Paese.

 

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