Inchiesta mafia-politica, Giacomo Olivieri ai domiciliari dopo 13 mesi

L'ex consigliere regionale sconterà la misura cautelare in provincia di Lecce

Dopo 13 mesi di detenzione, Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale della Puglia, lascia il carcere per scontare gli arresti domiciliari. Il gup di Bari, Giuseppe Salvatore, ha accolto la richiesta presentata dai suoi difensori, gli avvocati Gaetano e Luca Castellaneta.

Arrestato nel febbraio 2024 nell’ambito della maxi-inchiesta Codice Interno, Olivieri è accusato di scambio elettorale politico-mafioso ed estorsione. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, nel 2019 avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale di tre clan baresi per sostenere la candidatura della moglie, Maria Carmen Lorusso, al Consiglio comunale di Bari. Anche la donna era stata coinvolta nell’inchiesta e ha già ottenuto la scarcerazione nell’ottobre scorso, dopo otto mesi di domiciliari.

La Dda ha richiesto per Olivieri una condanna a dieci anni di reclusione. In attesa della sentenza nel processo con rito abbreviato, che coinvolge 109 imputati, l’ex consigliere sconterà la misura cautelare presso l’abitazione di un parente a Parabita, in provincia di Lecce.

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