Il servizio idrico pugliese cambia gestione: una società in house insieme ai Comuni

Una nuova era per l'Acquedotto pugliese, tra efficienza e controllo pubblico

La gestione del servizio idrico in Puglia subirà un’importante trasformazione, passando a una società in house realizzata con il coinvolgimento diretto dei Comuni. Questo passaggio richiederà la cessione del 20% delle azioni dell’Acquedotto Pugliese (AQP), attualmente detenute interamente dalla Regione Puglia, ai Comuni stessi. Tale modifica è indispensabile per rispettare i requisiti della gestione in house, garantendo al contempo la natura pubblica dell’azienda.

Durante una conferenza stampa a Bari, svoltasi presso il Palazzo dell’acquedotto, è stata ufficializzata questa decisione. Presenti all’incontro Antonio Matarrelli, presidente dell’Autorità idrica pugliese (AIP), Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Pugliese, e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia. L’Acquedotto pugliese è stato dichiarato una società di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, un unicum in Italia, con disposizioni legislative che prevedono la designazione di membri del consiglio di amministrazione e del controllo da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.

La scelta della gestione in house è stata ampiamente giustificata dai dati tecnici che hanno evidenziato la superiorità di questa opzione in termini di convenienza, efficienza, efficacia e sostenibilità economica. Secondo quanto illustrato, questa soluzione offre le migliori garanzie per qualità e universalità del servizio rispetto a modalità miste o orientate al mercato. Il modello proposto permette di mantenere un controllo pubblico diretto, preservando così l’interesse collettivo.

L’affidamento del servizio idrico è previsto per il 2026, ma il percorso di transizione prevede scadenze precise. Entro giugno 2025 dovranno essere completate sia la cessione delle azioni ai Comuni sia la delibera per l’attuazione del nuovo assetto gestionale. Questo iter è stato descritto come cruciale per garantire una governance trasparente e sostenibile, in linea con gli obiettivi strategici regionali e nazionali.

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