Disastro ferroviario Andria-Corato: la procura di Trani ricorre in appello

La decisione di impugnare la sentenza, emessa dal Tribunale il 15 giugno, segue la condanna di soli due degli imputati coinvolti

La Procura di Trani ha deciso di fare appello contro la sentenza di primo grado relativa al tragico incidente ferroviario che il 12 luglio 2016 ha colpito la tratta Andria-Corato, causando la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51. La decisione di impugnare la sentenza, emessa dal Tribunale il 15 giugno, segue la condanna di soli due degli imputati coinvolti, con l’assoluzione di altri 14 e della società Ferrotramviaria, accusata per un illecito amministrativo.

Il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione, mentre Nicola Lorizzo, capotreno del convoglio Andria-Corato, ha ricevuto una pena di 7 anni di reclusione. Queste condanne, sebbene rappresentino un riconoscimento di responsabilità, non hanno soddisfatto la Procura che, ritenendo la sentenza insufficiente rispetto alla gravità dell’evento e al numero di imputati, ha deciso di ricorrere in appello.

Con il ricorso presentato, la Procura mira a ottenere una riformulazione della sentenza dalla Corte di Appello di Bari, sollecitando un esame più approfondito delle responsabilità legate a uno dei più gravi disastri ferroviari degli ultimi anni in Italia.

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