Un uomo di 51 anni, affetto da tetraparesi spastica, è stato ricoverato in condizioni disperate dopo essere caduto in carcere, dove si trovava nonostante la grave disabilità fisica e cognitiva. Il fatto è avvenuto a novembre 2024 all’interno del penitenziario di via delle Casermette a Foggia, dove il detenuto era stato trasferito durante l’estate dopo una condanna a quattro anni e otto mesi.
La caduta, avvenuta in una cella condivisa con altri sette detenuti, ha provocato un trauma cranico, con conseguente intervento chirurgico al Policlinico Riuniti di Foggia. In seguito all’operazione, l’esecuzione della pena è stata temporaneamente sospesa e il 51enne ha trascorso un mese nel reparto di Neurochirurgia.
Il percorso di recupero è proseguito in una struttura riabilitativa privata, dove ha trascorso circa due mesi prima di fare ritorno a casa. Attualmente, la sua situazione clinica è ancora compromessa e la possibilità di un rientro in carcere appare remota.
Secondo l’avvocato difensore, Federico Straziota, già prima dell’arresto erano state segnalate le condizioni incompatibili con la detenzione, ma le richieste di misure alternative non avevano trovato accoglimento. Ora, a fronte delle conseguenze fisiche riportate dal suo assistito, il legale ha presentato un esposto in Procura.
Un fascicolo d’inchiesta è stato aperto per accertare le responsabilità in merito alla gestione sanitaria e detentiva del caso. L’indagine cercherà di chiarire se siano stati violati i diritti del detenuto e se le autorità penitenziarie abbiano sottovalutato i rischi connessi al suo stato di salute.
La prossima udienza sarà determinante per capire se il tribunale confermerà la sospensione della pena o ne ordinerà l’esecuzione.