La Breast Unit dell’ospedale San Paolo di Bari ha registrato nel 2024 una crescita del 120% negli interventi per tumore maligno alla mammella rispetto all’anno precedente. Le procedure chirurgiche effettuate sono state 906, di cui 727 per tumore maligno e 543 relativi a primi tumori. Questi dati sono stati presentati dal responsabile della Breast Unit, Olindo Custodero, nel corso di un’assemblea plenaria, evidenziando i progressi ottenuti grazie a un’organizzazione multidisciplinare in grado di garantire prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione e follow-up alle pazienti.
Un elemento determinante per questi risultati è stato l’incremento dell’adesione allo screening mammografico, che ha consentito di individuare tempestivamente le neoplasie e intervenire con cure adeguate. Secondo Custodero, circa l’80% delle pazienti proviene dai programmi di screening distribuiti sul territorio, supportati dalle Radiodiagnostiche senologiche degli ospedali San Paolo e Di Venere, dirette rispettivamente dalle dottoresse Angela Vestito e Alessandra Gaballo. L’integrazione tra più reparti ha reso possibile una gestione efficace dei casi, coinvolgendo l’Oncologia medica diretta dal dottor Francesco Giuliani e la Chirurgia Plastica guidata dal dottor Corrado Minervini.
Un altro aspetto rilevante riguarda l’approccio chirurgico adottato. La Breast Unit della Asl Bari gestisce circa 20 nuovi casi a settimana, con una netta preferenza per la chirurgia conservativa con tecniche oncoplastiche. Il 71% degli interventi riguarda quadrantectomie e mastectomie oncoplastiche con conservazione del complesso areola-capezzolo, mentre la restante parte è dedicata alla chirurgia mammaria radicale e alla mastectomia profilattica, destinata alle pazienti ad alto rischio genetico o con una documentata cancerofobia. Nel 2023 erano stati eseguiti 9 interventi di mastectomia profilattica, mentre nel 2024 il numero è più che raddoppiato, arrivando a 20.
Questi risultati assumono particolare rilevanza in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, celebrata il 4 febbraio per sensibilizzare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. L’impegno della Breast Unit di Bari conferma l’importanza di un modello di cura integrato, in cui la diagnosi precoce e la personalizzazione dei trattamenti rappresentano strumenti essenziali per ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita delle pazienti.