Un’importante novità per lo stabilimento Bosch di Bari, che vedrà la nascita di un nuovo reparto After Market dedicato al ricondizionamento di pompe e iniettori certificati.
Secondo quanto riferito dal sindacato, questa iniziativa porterà all’impiego di 100 collaboratori, contribuendo a ridurre il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e a migliorare la gestione della forza lavoro. Un segnale incoraggiante per un settore che, come l’intero comparto automotive, sta affrontando le sfide della transizione ecologica e della crisi del mercato.
L’avvio di questa nuova attività potrebbe rappresentare un’opportunità di diversificazione per lo stabilimento, riducendo l’incertezza occupazionale e rafforzando la presenza di Bosch nel settore della manutenzione e rigenerazione di componenti. Tuttavia, i sindacati restano cauti: Pantaleo, De Carne e Alborè della RSU Fiom Cgil sottolineano che, sebbene il percorso intrapreso sembri positivo, è necessario continuare a vigilare per garantire la piena tutela dell’occupazione.
Anche i segretari generali di CGIL Bari e Fiom Cgil Bari, Domenico Ficco e Paolo Villasmunta, riconoscono che questa decisione è il frutto dell’impegno dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali, ma ribadiscono la necessità di un piano industriale strutturato.
La nascita del reparto After Market rappresenta quindi un primo segnale di rilancio, ma per la piena sicurezza del futuro dello stabilimento sarà fondamentale che Bosch, istituzioni e parti sociali lavorino insieme per un piano di sviluppo sostenibile..