Il presidente di Iniziativa democratica, Enzo Pisicchio, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di fronte al giudice. Accusato in un’inchiesta che coinvolge corruzione e altre gravi irregolarità negli appalti pubblici, Pisicchio è comparso in tribunale sotto custodia domiciliare, accompagnato dal suo avvocato, Francesco Paolo Sisto, che condivide il nome con il viceministro della Giustizia.
L’indagine condotta dalla Procura di Bari ha portato alla luce una serie di reati presumibilmente commessi da Pisicchio e altri tre individui, tra cui turbativa d’asta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa, turbata libertà degli incanti e finanziamento illecito dei partiti. Queste accuse hanno scosso profondamente la comunità politica e legale, sollevando interrogativi sull’integrità di processi precedentemente considerati trasparenti.
Inoltre, Alfonsino Pisicchio, fratello di Enzo e ex assessore regionale, è anche sotto indagine. Ex commissario dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (Arti), si era dimesso poco prima del suo arresto. La sua comparsa in tribunale è prevista per il pomeriggio odierno, aggiungendo un ulteriore livello di complessità e di attenzione mediatica al caso.