Un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, in collaborazione con il Nucleo Cinofili di Modugno e il 6° Nucleo Elicotteri, ha portato all’arresto di 31 persone e alla notifica di altre misure cautelari a sei indagati. Il blitz, avviato alle prime luci dell’alba e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari, ha smantellato due organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, riconducibili ai clan Parisi e Strisciuglio, attivi nei territori di Bari, Turi e comuni limitrofi.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio aggravato, ricettazione, detenzione illegale di armi, estorsione con metodo mafioso, violazione della sorveglianza speciale, incendio doloso e accesso indebito a dispositivi di comunicazione per detenuti.
L’operazione, denominata “Messa a fuoco”, ha avuto origine nell’ottobre 2021 dopo un incendio doloso di veicoli a Turi, riconducibile a una ritorsione interna alla criminalità organizzata.
Per eludere i controlli delle forze dell’ordine, i clan avrebbero adottato strategie sofisticate, tra cui linguaggio criptato, occultamento della droga in intercapedini e muretti a secco, nonché l’uso di schede telefoniche intestate a prestanomi. Inoltre, il coordinamento delle attività sarebbe avvenuto anche tramite ordini impartiti dal carcere da alcuni detenuti, grazie a un sistema di comunicazione segreto che comprendeva social network e app di messaggistica
L’inchiesta ha portato alla contestazione di 146 capi di imputazione, avanzati dalla DDA di Bari e accolti dal GIP del Tribunale di Bari, che ha emesso i provvedimenti restrittivi nei confronti degli indagati.
Il metodo mafioso utilizzato dai clan emerge anche dall’uso della violenza per mantenere il predominio sul territorio. La capillare organizzazione interna e la capacità di gestire le attività criminali anche dal carcere confermano la pericolosità dei due gruppi, che da anni controllavano il narcotraffico nell’area.
L’operazione “Messa a fuoco” rappresenta un colpo significativo alla criminalità organizzata barese, infliggendo un duro colpo alle reti di spaccio e ai meccanismi di controllo del territorio esercitati dai clan mafiosi.