Un nuovo ambulatorio dedicato all’assistenza sanitaria per le persone in difficoltà socio-economica è stato inaugurato a Bari, in Via Caduti di Via Fani, lo scorso 6 dicembre. Si tratta del primo ambulatorio del Programma Nazionale Equità nella Salute (Pnes) attivato in Puglia, pensato per garantire cure a chi ne ha più bisogno, soprattutto alle fasce vulnerabili della popolazione.
Un ambulatorio per la salute dei più fragili
L’ambulatorio è stato attivato dal Distretto Unico di Bari, sotto la direzione di Rosella Squicciarini, e rappresenta la fase pilota di un progetto più ampio. Il servizio sarà operativo due volte a settimana: il venerdì pomeriggio dalle 15:00 alle 18:30 e il sabato mattina dalle 8:30 alle 12:30. Al suo interno operano due équipe multidisciplinari composte da medici specialisti, infermieri, un medico igienista, personale amministrativo e assistenti sociali. Le principali prestazioni offerte includono valutazioni nutrizionali, vaccinazioni, screening oncologici e altri servizi di prevenzione.
L’impegno della Regione Puglia
Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha sottolineato che questo ambulatorio segna il primo passo di un processo che punta a rimuovere ogni ostacolo all’accesso ai servizi sanitari, specie per le persone più vulnerabili. Con l’aiuto di fondi europei, la Puglia sta coniugando l’universalismo della sua sanità con un forte impegno verso l’integrazione e l’accoglienza. L’obiettivo è anche quello di portare la sanità dove serve di più, andando incontro alle persone nei loro luoghi di vita, affinché nessuno resti escluso.
I dettagli del programma
Il programma, che si inserisce nell’ambito della programmazione sanitaria regionale e nazionale, prevede interventi in quattro principali aree: salute mentale, medicina di genere, screening oncologici e assistenza per persone vulnerabili, come migranti e senza fissa dimora. Per garantire l’efficacia di tali interventi, saranno potenziati i servizi esistenti, rafforzando risorse umane e strumentali, con un focus particolare sulla formazione degli operatori.
Le prime visite e la futura espansione
Durante il primo week-end di apertura, l’ambulatorio ha garantito circa 40 visite a persone, per lo più straniere, che rientrano nelle categorie più fragili. Gli utenti che possono accedere ai servizi sono coloro che presentano un Isee inferiore a 10.000 euro o che sono in possesso di un codice STP o Eni, utili per accedere alle prestazioni sanitarie riservate a cittadini stranieri o comunitari. L’ambulatorio si rivolge a un’ampia fascia di popolazione vulnerabile, stimata in circa 5.000 persone, tra cui famiglie a basso reddito, migranti, senza fissa dimora e comunità Rom, Sinti e Caminanti.
Cliniche mobili e il futuro del Pnes
Uno degli sviluppi più rilevanti del programma è l’acquisto di tre cliniche mobili, che permetteranno al servizio di uscire dal contesto fisico dell’ambulatorio per raggiungere sul territorio le persone più difficili da raggiungere. “Vogliamo andare incontro a chi, altrimenti, rimarrebbe escluso dalla Sanità pubblica”, ha dichiarato Silvana Fornelli, responsabile dei progetti Pnes.
A partire dal 19 gennaio 2025, il programma si espanderà ulteriormente, con l’apertura di altri quattro ambulatori in diverse zone della Puglia, a Grumo Appula, Altamura, Conversano e Gioia del Colle. L’obiettivo finale del progetto è raggiungere circa 5.000 persone vulnerabili nel corso dei prossimi cinque anni, utilizzando i fondi previsti dal Piano da oltre 11 milioni di euro, con l’intento di contrastare la povertà sanitaria nella regione.