L’indagine sui furti di dati sensibili legati ai conti correnti bancari compie un ulteriore passo avanti. Dopo il licenziamento e l’iscrizione nel registro degli indagati di Carlo Coviello, dipendente della filiale barese di Intesa Sanpaolo, sono stati identificati e indagati altri dipendenti della banca, sospettati di essere coinvolti nel caso di accessi abusivi ai conti correnti di politici, tra cui la premier Giorgia Meloni, diversi ministri, magistrati e altri personaggi noti.
I nuovi sviluppi
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Bari, ha portato nelle ultime ore a nuove perquisizioni presso abitazioni e uffici di altri dipendenti di Intesa Sanpaolo. Gli inquirenti stanno cercando di accertare il livello di coinvolgimento di ciascuno nei migliaia di accessi non autorizzati rilevati dai sistemi informatici dell’istituto di credito.
Le verifiche si concentrano su una possibile rete interna alla banca, che avrebbe consentito a Coviello di compiere le violazioni oppure che avrebbe agito parallelamente.
Le accuse
Coviello è accusato di aver compiuto accessi illeciti a migliaia di conti correnti bancari, violando i sistemi di sicurezza dell’istituto per curiosare nei dati di clienti illustri. Tra questi figurano membri del governo, magistrati, politici locali e perfino conoscenti personali.
L’accusa principale è quella di accesso abusivo a sistema informatico, ma gli inquirenti non escludono che possano emergere altri reati, come violazione della privacy e divulgazione illecita di dati sensibili.
Le indagini in corso
La Procura sta analizzando i dati raccolti durante le perquisizioni e verificando se gli accessi illeciti siano stati eseguiti su commissione di terzi o per motivi personali. Inoltre, gli investigatori stanno cercando di stabilire se vi siano connessioni con interessi esterni alla banca, che potrebbero aver spinto gli indagati a violare la riservatezza dei conti.