Oggi sono state rintracciate più di 20 autocisterne, contenenti olio d’oliva dichiarato extravergine proveniente dalla Grecia. L’analisi condotta dai finanzieri ha messo in luce un significativo flusso di olio d’oliva, proveniente dall’estero, in transito nel porto di Bari. Questa attività di controllo, strategicamente intensificata, punta a tutelare le eccellenze italiane dalla concorrenza sleale e a prevenire eventuali irregolarità nell’etichettatura dell’origine dei prodotti.
Gli accertamenti non si sono limitati al controllo documentale, ma hanno coinvolto verifiche fisiche per garantire la tracciabilità del prodotto. È stata analizzata l’intera documentazione accompagnatoria per identificare l’origine, la destinazione e l’eventuale conformità alle norme vigenti.
Questa operazione si inserisce in un quadro più ampio di protezione delle produzioni italiane, che spesso subiscono una forte pressione dalla concorrenza internazionale. L’obiettivo è salvaguardare il settore oleario nazionale, assicurando ai consumatori un prodotto autentico e in linea con gli standard qualitativi richiesti.
Inoltre, l’intensificazione dei controlli si rivela fondamentale anche per contrastare eventuali illeciti in materia di proprietà intellettuale, con particolare attenzione alla falsa indicazione dell’origine.