Bari, due anziani per ogni bambino: la città entra nella fase regressiva

I dati del Documento di programmazione del Comune evidenziano un calo demografico preoccupante, con un forte squilibrio tra giovani e anziani

Bari affronta una fase regressiva dal punto di vista demografico, con una popolazione sempre più anziana e un numero di bambini in costante diminuzione. Secondo il Documento di programmazione dell’attività amministrativa del Comune, nei prossimi tre anni si prevede una situazione in cui per ogni bambino ci saranno due anziani.

Un quadro demografico critico

I dati rivelano un progressivo invecchiamento della popolazione barese, frutto di una bassa natalità e di un declino nel numero di giovani residenti. Questo fenomeno incide non solo sulla struttura demografica della città, ma anche su vari ambiti, tra cui l’economia, i servizi sociali e la pianificazione urbana.

Il rapporto squilibrato tra giovani e anziani rappresenta una sfida significativa per l’amministrazione comunale, che dovrà affrontare la crescente domanda di servizi per la terza età e, contemporaneamente, incentivare politiche a sostegno delle famiglie e della natalità.

L’unico dato positivo: il saldo migratorio

Nonostante il trend negativo generale, un elemento positivo emerge dai dati: il saldo migratorio è in crescita, grazie all’arrivo di nuovi cittadini stranieri che scelgono Bari come luogo di residenza. Tra le comunità straniere, quella georgiana è diventata la più numerosa, superando altre nazionalità tradizionalmente predominanti nel capoluogo pugliese.

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