Bari, confermati gli arresti domiciliari per i fratelli Pisicchio

Respinte dal Tribunale del Riesame di Bari le richieste di annullamento delle misure cautelari avanzate dai loro avvocati

Il Tribunale del Riesame di Bari ha confermato la decisione di mantenere gli arresti domiciliari per Alfonsino e Enzo Pisicchio, respingendo le richieste di annullamento delle misure cautelari avanzate dai loro avvocati. La decisione arriva dopo che i due fratelli erano stati arrestati il 10 aprile.

Durante le recenti udienze, la difesa di Alfonsino Pisicchio ha tentato di far revocare le misure cautelari, argomentando tra l’altro che i fatti imputati, che risalgono a oltre quattro anni fa, fossero ormai remoti nel tempo. Inoltre, è stato sottolineato che Alfonsino non detiene più posizioni politiche che potrebbero facilitare la reiterazione dei reati. Nonostante queste argomentazioni, la Procura ha insistito sulla necessità di mantenere la custodia domiciliare per entrambi, citando il persistente pericolo di reiterazione del reato.

Alfonsino Pisicchio è accusato di concorso in corruzione e turbativa d’asta. Suo fratello Enzo, oltre alle stesse accuse, deve anche rispondere di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Questi sviluppi sono stati inizialmente segnalati dalla Gazzetta del Mezzogiorno e successivamente confermati da fonti dell’Ansa. Le motivazioni dettagliate dietro la decisione del Tribunale saranno rese pubbliche entro 45 giorni dalla sentenza.

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