Il Comune di Bari ha formalmente rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata da un gruppo di residenti del quartiere Umbertino, che attraverso una procedura di negoziazione assistita avevano chiesto un indennizzo per i disagi derivanti dalla movida notturna. Secondo l’amministrazione comunale, non sussistono elementi di responsabilità diretta tali da giustificare un’adesione all’accordo.
La proposta era stata presentata da una ventina di cittadini, rappresentati dall’avvocato Ascanio Amenduni, e conteneva una richiesta risarcitoria inferiore ai 50mila euro complessivi. Le motivazioni addotte dai residenti facevano riferimento a danni alla salute, perdita del riposo notturno, sofferenze di natura esistenziale e disturbo alla quiete domestica, causati dall’intensa attività notturna nell’area.
Il Comune ha precisato, in una nota ufficiale, che la decisione è stata assunta in coerenza con la delibera di giunta del 22 luglio 2025, dopo un’approfondita istruttoria condotta dagli uffici competenti e un’analisi giuridica dell’Avvocatura civica. La conclusione è stata netta: nessuna responsabilità diretta può essere imputata all’amministrazione locale per i presunti danni subiti dai residenti.
“L’assenza di un nesso causale diretto tra l’attività dell’amministrazione e i disagi denunciati” è alla base del rigetto della proposta, spiega Palazzo di Città. Inoltre, non risultano violazioni da parte del Comune in termini di vigilanza o gestione degli spazi pubblici che possano aver contribuito in modo diretto ai disturbi lamentati.
Il quartiere Umbertino è da tempo uno dei principali fulcri della movida barese, con numerosi locali, bar e ristoranti che attraggono ogni sera centinaia di persone. Tuttavia, i residenti denunciano da anni l’impatto negativo del fenomeno sulla qualità della vita, soprattutto in termini di inquinamento acustico, assembramenti, e insufficiente controllo del territorio.