Un’innovazione che potrebbe cambiare il volto dell’informatica globale ha trovato casa a Bari, dove si svilupperà un progetto di ricerca all’avanguardia nel campo delle sinapsi artificiali. Si tratta di MoleSynap (Molecular-Layer-Engineered Artificial Synapses for Ultralow-Energy Computing), un’iniziativa scientifica destinata a ridurre l’impatto energetico dei sistemi informatici avanzati, specialmente quelli legati all’intelligenza artificiale e al calcolo quantistico.
Il protagonista di questa sfida è Chian-Hua Tu, giovane fisico originario di Taiwan e attualmente impiegato presso la multinazionale Dupont in Irlanda. Grazie a una borsa Marie Skłodowska-Curie, tra le più prestigiose a livello europeo per il sostegno alla mobilità e alla formazione dei ricercatori, Tu ha scelto di trasferirsi a Bari dall’estate 2026 per proseguire i suoi studi post-dottorato. La scelta non è casuale: il Dipartimento interuniversitario di Fisica dell’Università degli Studi di Bari e del Politecnico di Bari, diretto da Roberto Bellotti, ha acquisito una crescente reputazione internazionale nel campo della microelettronica e dei materiali avanzati.
Il progetto MoleSynap affronta una delle principali sfide dell’era digitale: la sostenibilità energetica dei sistemi di calcolo. L’obiettivo è superare il cosiddetto “collo di bottiglia di von Neumann”, ossia i limiti strutturali dell’architettura informatica tradizionale, che ostacolano le prestazioni e aumentano i consumi. Per riuscirci, MoleSynap punta a sviluppare sinapsi artificiali ispirate al cervello umano, impiegando polimeri di coordinazione bidimensionali e tecniche di produzione avanzate, come i film sottili ottenuti con processi “dry”, privi di solventi.
Il laboratorio che ospiterà la fase sperimentale del progetto sarà guidato dalla professoressa Anna Maria Coclite, esperta in microelettronica organica e già protagonista di un percorso di rientro in Italia dopo anni di attività all’estero. Il team barese metterà a disposizione competenze consolidate nella deposizione in alto vuoto e nella manipolazione di materiali su scala molecolare, rendendo possibile la realizzazione di dispositivi neuromorfici più efficienti, scalabili e rispettosi dell’ambiente.
L’arrivo di un ricercatore internazionale a Bari rappresenta un segnale importante nel panorama scientifico europeo. In un momento storico in cui i centri di eccellenza tendono a concentrarsi prevalentemente nel Nord Europa o negli Stati Uniti, la scelta di un giovane scienziato di investire nella ricerca nel Mezzogiorno italiano testimonia il valore crescente delle università meridionali e il potenziale strategico dei loro progetti.
La prospettiva è quella di contribuire concretamente alla creazione di un nuovo hardware “intelligente”, capace di elaborare grandi quantità di dati con consumi energetici minimi, replicando il funzionamento biologico del cervello umano. Un passo avanti fondamentale non solo per l’informatica ma anche per l’intera industria dell’intelligenza artificiale, sempre più chiamata a ridurre la propria impronta ambientale.
Il progetto MoleSynap rappresenta quindi un crocevia tra scienza di frontiera e sostenibilità ambientale, con Bari pronta a ritagliarsi un ruolo di primo piano in questo scenario grazie a un ecosistema di ricerca solido, attrattivo e perfettamente integrato nelle dinamiche europee dell’innovazione.