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Trapianti in Puglia: numeri record e prospettive future

Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari, ha delineato i piani per l'espansione delle attività trapiantologiche: l'obiettivo è implementare un dipartimento funzionale dedicato ai trapianti di polmone, pancreas e cuore pediatrico

Nell’ambito sanitario pugliese, il settore trapiantologico ha registrato una crescita impressionante, evidenziata da risultati eccezionali negli ultimi anni, nonostante le sfide poste dalla pandemia di Covid-19. Le cifre parlano chiaro: nel 2021 sono stati realizzati 123 trapianti, nel 2022 il numero è salito a 137, e il 2023 ha visto un incremento significativo, raggiungendo un totale di 204 trapianti. Questo aumento è stato possibile grazie alla crescente generosità delle famiglie pugliesi, un elemento chiave che è stato celebrato durante l’evento “Donare è una scelta naturale”, tenutosi presso l’aula ‘De Benedictis’ dell’Università di Bari e organizzato dal Centro Regionale Trapianti Puglia (CRT) con il supporto del Centro Nazionale Trapianti.

Il 2023 si è distinto per una varietà di interventi: 61 trapianti di cuore, 54 di fegato, 21 di rene da donatore vivente, 14 di rene doppio e 54 di rene singolo. Questo record è stato accolto con grande entusiasmo e rappresenta un traguardo significativo per la regione.

Guardando al futuro, Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari, ha delineato i piani per l’espansione delle attività trapiantologiche. L’obiettivo è implementare un dipartimento funzionale dedicato ai trapianti di polmone, pancreas e cuore pediatrico, consolidando così i risultati ottenuti e ampliando ulteriormente il programma. Questi ambiziosi progetti richiederanno il rafforzamento delle unità operative specialistiche attraverso l’integrazione di nuovi profili professionali, posizionando il Policlinico di Bari come un punto di riferimento nazionale nel settore.

L’attività trapiantologica in Puglia ha preso il via nel 1992 con il trapianto di rene e si è successivamente ampliata includendo il fegato nel 1998 e il cuore nel 2002. Da allora, l’ospedale universitario di Bari è stato il fulcro di questa importante attività, con donazioni che provengono da tutto il territorio regionale.

Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro Regionale Trapianti, ha messo in luce il crescente trend di successo: dal gennaio 2024 ad oggi sono stati registrati 72 trapianti, un numero che potrebbe superare il record dell’anno precedente. Il miglioramento è dovuto in gran parte alla diminuzione delle opposizioni alle donazioni, passate dal 41% al 30% nell’ultimo anno, un risultato che ha riempito di orgoglio il team del programma trapianti. Un ringraziamento speciale è stato rivolto alle famiglie pugliesi, la cui sensibilità e apertura verso la cultura del dono ha reso possibile queste conquiste.

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