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Rinascita urbana: Il nuovo parco nella zona Ex Fibronit di Bari

Un progetto da 15 milioni per trasformare un simbolo di morte in uno spazio vitale per la città

Il lungo e complesso iter burocratico per la realizzazione del Parco nell’ex area Fibronit di Bari Japigia sta finalmente vedendo la luce in fondo al tunnel. Questa zona, storicamente conosciuta per la fabbrica di amianto e i gravi casi di mesotelioma che ne sono seguiti, si appresta a essere completamente trasformata in uno spazio verde di circa 120mila mq.

Il progetto, del valore di 15 milioni di euro, di cui 11 finanziati tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e quasi 4 dalla Regione Puglia, prevede una radicale metamorfosi dell’area. Già bonificata negli anni scorsi, l’ex sito industriale sarà arricchito da oltre 2mila alberi, che contribuiranno a creare vere e proprie aree di foresta urbana. Il parco includerà anche percorsi pedonali, aree fitness, campi sportivi, punti ristoro, zone gioco per bambini e un anfiteatro per eventi culturali e sociali.

L’accesso principale al parco sarà situato in via Caldarola, con la possibilità futura di un secondo ingresso da San Pasquale, collegato attraverso un ponticello che permetterà di superare i binari della nuova linea ferroviaria in costruzione.

La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2026. L’assessore Mele enfatizza il profondo significato del progetto: “Si tratta di un’opera destinata a cambiare il volto di una parte della città,” rimarcando la valenza simbolica, ambientale e socioculturale del nuovo parco. Questo spazio non solo riconsegnerà la vita a un’area segnata dalla morte, ma servirà anche a ricucire il tessuto urbano tra i quartieri di Japigia, Madonnella e San Pasquale, un tempo divisi.

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