Xylella nel Barese: individuati tre ulivi infetti a Conversano

L'infezione non riguarderà gli alberi da frutto come agrumi, pesco e susino. Coldiretti sollecita un secondo piano di rigenerazione

La lotta alla Xylella fastidiosa continua a intensificarsi nel Barese. Nella zona di Conversano, sono stati individuati tre ulivi infetti, che dovranno essere abbattuti per evitare la diffusione del batterio. Nonostante l’uliveto sia il settore più colpito, Coldiretti ha rassicurato che le piante da frutto, come agrumi, pesco, albicocco, e susino, non sono suscettibili alla Xylella e non saranno coinvolte nell’espianto, nemmeno se situate nelle immediate vicinanze degli ulivi infetti.

Danni economici e ambientali

Il batterio ha già avuto un impatto devastante sull’ulivicoltura pugliese, con perdite economiche e impatti pesanti sul paesaggio e sul turismo. Secondo Coldiretti, sono 600.000 le giornate di lavoro perse a causa del batterio, che ha infettato una vasta area di circa 8.000 chilometri quadrati in Puglia. Le stime parlano di danni pari a 3 miliardi di euro, considerando la perdita della produzione di olio extravergine.

L’appello di Coldiretti: attuare un secondo piano di rigenerazione

Coldiretti ha sottolineato la necessità di un secondo piano pluriennale per il recupero delle aree colpite dalla Xylella, poiché 115.000 ettari sono stati esclusi dal primo piano da 300 milioni di euro. L’associazione degli agricoltori chiede un forte impegno istituzionale a livello regionale, nazionale ed europeo per supportare la ricerca e la rigenerazione delle terre infette.

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