Un pregiudicato di 37 anni è stato arrestato e posto in custodia cautelare in carcere con l’accusa di aver aggredito brutalmente la propria compagna, una giovane donna di 30 anni, costringendola a un lungo ricovero ospedaliero.
Secondo le prime dichiarazioni della vittima, l’aggressione sarebbe avvenuta durante un tentativo di rapina da parte di individui incappucciati. Tuttavia, le indagini hanno smentito questa versione, rivelando una diversa dinamica. Gli investigatori hanno infatti raccolto elementi che puntano verso il compagno della donna, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo, secondo l’accusa, avrebbe sottoposto la vittima a una continua situazione di sottomissione fisica e psicologica. Costretta a prostituirsi per garantire all’uomo guadagni illeciti, la giovane era controllata attraverso violenze frequenti. Durante l’aggressione, l’uomo avrebbe usato un bastone, causando fratture e lesioni gravi alla donna, che ha richiesto cure mediche immediate.
Fondamentali per l’indagine sono stati gli elementi raccolti attraverso l’analisi del cellulare della vittima. Nonostante la mancanza di collaborazione iniziale da parte della donna, gli investigatori hanno trovato prove che confermavano il coinvolgimento diretto del compagno.
Il Tribunale, su richiesta della Procura di Trani, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, considerata necessaria per prevenire ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza della vittima.