Truffe agli anziani nel Barese: impennata di casi nel 2025

Nel primo semestre dell’anno, i reati ai danni degli over 85 superano quelli del 2024: colpite soprattutto donne sole nei comuni dell’entroterra barese

Un allarme crescente coinvolge Bari e provincia, dove le truffe agli anziani hanno registrato un netto incremento nei primi mesi del 2025. I dati ufficiali parlano di 154 episodi rilevati fino al 20 luglio, superando le 127 denunce dell’intero 2024. La presentazione dei numeri è avvenuta nella sede della Procura locale, alla presenza delle autorità giudiziarie e dei vertici dell’Arma dei carabinieri, impegnati sul fronte della prevenzione e del contrasto a questo fenomeno.

Il picco delle attività criminali è stato registrato nel mese di giugno, con una particolare ricorrenza settimanale: il giovedì risulta essere il giorno preferito dai truffatori per mettere a segno i colpi. L’analisi delle fasce orarie più a rischio ha individuato due intervalli particolarmente sensibili: tra le 7:00 e le 13:00 si sono verificati 90 reati, mentre nel pomeriggio, dalle 13:00 alle 19:00, se ne contano altri 55.

Le statistiche evidenziano un profilo ricorrente tra le vittime: in maggioranza si tratta di donne sole, con un’età compresa tra gli 86 e i 90 anni. Questi soggetti, spesso meno protetti e più esposti a raggiri telefonici o porta a porta, rappresentano il bersaglio principale dei truffatori, che sfruttano fragilità psicologiche ed emotive.

Le aree geografiche maggiormente colpite includono una fascia del territorio a sud-est di Bari: Monopoli, Alberobello, Castellana Grotte, Conversano, Locorotondo, Mola di Bari e Polignano a Mare. Si tratta in prevalenza di comuni a vocazione turistica e con una forte presenza di popolazione anziana, dove i reati si sono moltiplicati nel corso dell’anno, inducendo le forze dell’ordine ad aumentare i controlli e a intensificare le campagne di informazione e prevenzione.

Le autorità hanno ribadito l’importanza di segnalare tempestivamente ogni tentativo di truffa e hanno esortato la popolazione a diffidare di sconosciuti che si presentano come tecnici, avvocati o forze dell’ordine, soprattutto in assenza di precedenti contatti ufficiali. Prosegue intanto l’attività investigativa per identificare eventuali collegamenti tra gli episodi e smantellare le organizzazioni responsabili.

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