Sparatorie al San Paolo: condannato un 26enne a quattro anni di reclusione

Nell'ambito dello stesso procedimento è stato invece assolto Giovanni Montani

Nicola Cassano, un giovane di 26 anni, è stato condannato a quattro anni di carcere per due sparatorie avvenute nel marzo 2022 nel quartiere San Paolo di Bari. La condanna è legata ai reati di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e all’esplosione di colpi con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, i fatti contestati riguardano due episodi distinti avvenuti il 19 marzo 2022. Le sparatorie sarebbero state causate da contrasti interni tra i clan Strisciuglio e Misceo-Montani, gruppi criminali attivi nel territorio barese. La sentenza è stata emessa al termine di un processo che ha visto coinvolti diversi imputati. Nicola Cassano è stato ritenuto responsabile dei reati contestati, tra cui l’utilizzo di armi da fuoco in luogo pubblico, un reato particolarmente grave a causa del contesto mafioso in cui è avvenuto.

Nell’ambito dello stesso procedimento, il tribunale ha invece assolto Giovanni Montani, un esponente di rilievo del clan omonimo. Montani, 47 anni, era accusato di tentato omicidio con l’aggravante del metodo mafioso e la Direzione Distrettuale Antimafia aveva richiesto per lui una condanna a 24 anni di carcere. Tuttavia, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” e rimesso in libertà. Montani, difeso dagli avvocati Raffaele Quarta e Gaetano Sassanelli, è stato quindi scarcerato, segnando una svolta importante nel processo che lo vedeva imputato.

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