La Regione Puglia ha annunciato un nuovo investimento di 400.000 euro, stanziati attraverso un atto dirigenziale e trasferiti all’Inps, per rafforzare il Reddito di Libertà, lo strumento nazionale destinato alle donne vittime di violenza. Tale misura, sebbene attiva a livello statale, si è rivelata carente sul piano delle risorse, spingendo l’amministrazione regionale a intervenire con fondi propri.
Accanto al supporto economico diretto, sono stati attivati 200 percorsi individualizzati pensati per accompagnare le donne in un cammino di autonomia personale e professionale. Questo intervento è reso possibile da uno stanziamento regionale di 1,2 milioni di euro, affidato agli Ambiti territoriali per la gestione operativa. L’obiettivo è duplice: offrire strumenti concreti per ricostruire una vita libera dalla violenza e creare un sistema di protezione strutturato e diffuso sul territorio.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa è il consigliere delegato al Welfare, Ruggiero Mennea, che ha dichiarato: “Uscire dalla violenza è possibile solo se le donne sono messe realmente nelle condizioni di scegliere la libertà”, specificando che l’indipendenza economica rappresenta un passaggio obbligato per ottenere questo risultato. Ha inoltre evidenziato che l’integrazione regionale al fondo nazionale non è solo un atto finanziario, ma una scelta politica che rafforza l’impegno sociale a tutela delle donne.
Tra le altre iniziative promosse dalla Regione, Mennea cita anche la “dote per l’empowerment e l’autonomia”, uno strumento che si inserisce in una più ampia strategia regionale finalizzata a costruire opportunità reali di emancipazione per le donne che hanno subito violenze.
Infine, il consigliere ha voluto ringraziare Francesco Paolicelli, collega che ha proposto la norma nella recente legge di bilancio regionale, sottolineando la collaborazione istituzionale come elemento chiave per garantire continuità e concretezza agli interventi.