Pma gratuita in Puglia: cure accessibili a tutte le coppie

La Regione approva il rimborso totale delle terapie per la procreazione assistita e ridefinisce i criteri per l'accreditamento delle strutture sanitarie

In Puglia, le terapie per la Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) saranno interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale, sia per le strutture pubbliche che private accreditate. Il nuovo regolamento regionale, recentemente pubblicato sul Bollettino Ufficiale, stabilisce i requisiti per autorizzare e accreditare i centri medici, ponendo le basi per una rete omogenea e sicura di assistenza riproduttiva.

L’iniziativa rappresenta una svolta storica per la sanità pugliese, che mira a garantire pari accesso alle cure per tutte le coppie, indipendentemente dalla loro condizione economica. L’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese ha sottolineato l’importanza del provvedimento: “Il desiderio di diventare genitori non può essere un privilegio riservato a pochi, ma un diritto garantito a tutti”.

Con l’approvazione del regolamento regionale, vengono definiti i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per l’accreditamento delle strutture sanitarie, superando il precedente regolamento del 2014. Le prestazioni di Pma, sia omologa che eterologa, potranno ora essere offerte in tutto il territorio regionale senza oneri per i cittadini.

Il presidente della Regione Michele Emiliano ha ribadito la centralità del tema natalità: “Dalla tutela della natalità dipende il futuro della nostra Regione”, ha dichiarato. Ha poi evidenziato come questo intervento risponda a un’urgenza sociale, contribuendo a rafforzare il sistema sanitario e a renderlo più vicino ai bisogni reali delle persone.

L’investimento complessivo previsto dalla Regione ammonta a 5 milioni di euro, con tetti di spesa assegnati a ciascun centro accreditato. Ulteriori 300mila euro sono stati destinati all’avvio delle procedure di accreditamento per i centri di primo livello, garantendo così un ampliamento della rete dei servizi offerti.

Secondo le stime, il fabbisogno regionale è di 5.811 cicli annui di Pma, calcolati sulla base del parametro nazionale di 1.500 cicli per milione di abitanti. Le strutture pubbliche già pronte a partire sono il Policlinico di Bari (primo livello), il centro Jaia di Conversano e l’ospedale Vito Fazzi di Lecce (secondo livello), e il Policlinico “Riuniti” di Foggia (terzo livello).

Nel frattempo, 13 centri privati di secondo livello – autorizzati o in fase di accreditamento – potranno attivarsi immediatamente per l’erogazione delle prestazioni, a condizione che abbiano ottenuto la certificazione del Centro Nazionale Trapianti. Il contratto tra Regione e strutture sanitarie è già stato predisposto e approvato, in linea con il nomenclatore tariffario nazionale recepito dalla Puglia.

La definizione dei nuovi standard è frutto del lavoro di un tavolo tecnico regionale, composto da rappresentanti istituzionali, esperti del settore e organismi tecnici come il Dipartimento Promozione della Salute, il servizio Quota di Aress Puglia e il Centro Regionale Trapianti.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Nel 2025/26 in Puglia entrerà in ruolo meno del 10% dei collaboratori scolastici, mentre il...
Bollino rosso sulle strade italiane per le partenze di metà agosto, Anas riduce i cantieri...
In arrivo contributi fino a 130mila euro per ciascun Comune: 32 mezzi a zero emissioni...

Altre notizie