Parco dell’Alta Murgia: no al Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi

L’Ente Parco ribadisce l'incompatibilità del territorio con il progetto, evidenziando i vincoli ambientali e il riconoscimento Unesco del Geoparco

L’Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica le proprie osservazioni nell’ambito della consultazione sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. Le analisi condotte hanno confermato la totale incompatibilità del territorio con la realizzazione dell’impianto, sottolineando la presenza di habitat protetti, specie di interesse conservazionistico e siti di elevato valore geologico.

Un elemento determinante è il riconoscimento del 9 settembre scorso che ha ufficialmente inserito l’Alta Murgia e le Premurge tra i Geoparchi Mondiali Unesco. Questo status attiva automaticamente il Criterio Escludente n. 11, stabilito dalla Guida Tecnica n. 29 dell’Ispra, che vieta la realizzazione del deposito in aree con tale classificazione. Questo riconoscimento rafforza ulteriormente l’inidoneità del territorio per il progetto.

Francesco Tarantini, Commissario Straordinario dell’Ente Parco, ha sottolineato l’importanza della tutela del territorio, evidenziando che l’Alta Murgia rappresenta un patrimonio di valore globale. L’obiettivo è promuovere soluzioni compatibili con i principi di sostenibilità e conservazione ambientale, evitando interventi che possano comprometterne l’integrità.

Con questa iniziativa, l’Ente Parco ribadisce la sua missione di protezione e salvaguardia della biodiversità e della geodiversità, collaborando con le istituzioni per garantire che l’Alta Murgia rimanga un simbolo di sostenibilità per le future generazioni.

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