Parco della Rinascita, al via i lavori sull’ex sito Fibronit a Bari

Un progetto da 16 milioni di euro trasforma un luogo di dolore in uno spazio verde multifunzionale, simbolo di rinascita urbana e ambientale

Partiranno il 7 aprile i lavori per la realizzazione del Parco della Rinascita, nell’area dell’ex Fibronit, nel quartiere Japigia di Bari. Il sito, per anni associato alla produzione di cemento amianto e alle gravi conseguenze sanitarie che ne sono derivate, sarà trasformato in un parco urbano innovativo e sostenibile. Il sindaco Vito Leccese ha annunciato ufficialmente l’avvio del cantiere in occasione della proiezione del cortometraggio Cara Alice, dedicato alla memoria delle vittime dell’amianto.

Il progetto si sviluppa su un’area di oltre 146.000 metri quadrati, a cavallo tra i quartieri Japigia, Madonnella e San Pasquale, con l’obiettivo di realizzare un grande ‘cuneo verde’ connesso alle direttrici urbane esistenti. Il finanziamento complessivo ammonta a circa 16 milioni di euro, provenienti da fondi PNRR (11,5 milioni), risorse regionali (3,5 milioni) e fondi per opere indifferibili (1,5 milioni).

Una particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità. Il masterplan paesaggistico prevede un sistema di foreste urbane, aree gioco, piazze, spazi culturali e percorsi privi di barriere architettoniche. Nella fase di forestazione urbana verranno piantati 1.300 alberi, 451 alberi a pronto effetto, 51.861 arbusti, 71.046 tappezzanti, 8.374 erbacee e 1.810 rampicanti. Questo intervento porterà a un risparmio stimato di 700 tonnellate di CO₂ l’anno.

La rigenerazione del sito è stata possibile dopo un’importante opera di bonifica, conclusa nel 2022. L’area è stata dichiarata pienamente accessibile, con l’obbligo di mantenere intatto il capping protettivo: uno strato di copertura di un metro nelle zone più contaminate e di 20 centimetri nelle aree a rischio minore. Per ulteriore sicurezza, è stato aggiunto uno strato di 50 centimetri nelle zone alberate, a protezione dell’integrità del capping.

Il concetto paesaggistico del parco riflette una visione innovativa, nata da un processo di progettazione partecipata, che ha coinvolto i cittadini e il comitato di quartiere. Il disegno del parco è stato curato dall’architetta Laura Rubino e dall’ingegnere Nicola Falcone. Le direttrici principali si adattano alla morfologia del sito, creando nuclei di rigenerazione capaci di stimolare vitalità, biodiversità e benessere.

Il parco sarà inoltre dotato di impianti irrigui differenziati, calibrati sulle specifiche esigenze vegetative: a pioggia manuale per i prati rustici, a goccia per alberature e aiuole, e subirrigazione per i prati ornamentali. L’intervento include anche aree di infiltrazione per la gestione sostenibile delle acque piovane e la riduzione del rischio idrogeologico.

Numerose le strutture previste all’interno del parco: un’area giochi per bambini, un giardino delle piante aromatiche, l’anfiteatro Maria Maugeri, campi da basket e bocce, una piazza d’acqua, una piazza yin e yang, un chiosco con servizi igienici e un percorso vita. Questi spazi saranno pensati per favorire l’inclusione sociale, la fruibilità in tutte le ore del giorno e la connessione con il tessuto urbano circostante.

Durante le festività di San Nicola sarà simbolicamente piantato il primo albero della specie Davidia Involucrata, conosciuto come “albero dei fazzoletti”, in ricordo delle vittime dell’amianto e come augurio per la nuova vita del parco. Secondo le parole del sindaco Leccese, il Parco della Rinascita rappresenterà un riscatto collettivo, un luogo che non evocherà più dolore, ma sarà simbolo di speranza e sorriso per tutta la comunità.

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