È stato ufficialmente presentato il piano regionale di prevenzione antincendio boschivo per il 2025, predisposto dalla Regione Puglia per affrontare una stagione estiva che si preannuncia particolarmente delicata, anche a causa delle alte temperature previste nei prossimi mesi. Il documento è stato illustrato questa mattina durante la riunione del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile, tenutasi presso l’Aula consiliare del Consiglio Regionale a Bari.
Un piano coordinato tra enti e istituzioni
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Prefetture, Forze Armate, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, volontari della Protezione Civile, Anci e Città Metropolitana di Bari, in un’ottica di coordinamento operativo e condiviso. La dirigente della Sezione Protezione Civile, Barbara Valenzano, ha delineato le strategie di contrasto al fenomeno degli incendi boschivi, che ogni anno minaccia il patrimonio naturale pugliese.
Le misure previste: tecnologia, volontari e mezzi Arif
Tra le principali novità inserite nel piano, spicca l’installazione di un sistema di telecamere attive 24 ore su 24 nelle aree forestali più sensibili. Le telecamere, collocate strategicamente, consentiranno il monitoraggio in tempo reale e l’attivazione tempestiva delle squadre operative in caso di avvistamento di focolai.
Contestualmente, è stata sottoscritta una convenzione con le associazioni di volontariato di Protezione Civile, che avranno il compito di fungere da “sentinelle del territorio”, con pattugliamenti preventivi e segnalazioni immediate. Il piano prevede inoltre il pieno coinvolgimento dell’Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali), dotata di mezzi, uomini e attrezzature pronti per l’intervento diretto sia da terra che dall’aria.
Massima allerta e tempi di risposta rapidi
Con l’imminente decreto di dichiarazione dello stato di massima pericolosità, la macchina della Protezione Civile sarà pienamente operativa su tutto il territorio regionale. L’obiettivo, ha spiegato l’ingegner Valenzano, è garantire rapidità negli interventi, efficacia nella localizzazione dei focolai e prevenzione mirata nei punti critici.
Tra i punti focali, l’ottimizzazione della comunicazione tra centrali operative, pattuglie sul campo e cittadini, oltre alla formazione continua dei volontari e alla sensibilizzazione della popolazione.