Fotovoltaico e ulivi secolari: a Bitonto scoppia la polemica sull’impianto da 15 ettari

Espiantati circa 2mila alberi per fare spazio a pannelli solari, l’allarme degli agricoltori pugliesi

Un nuovo impianto fotovoltaico in costruzione nell’agro di Bitonto, in località Pozzo delle Grue, ha acceso un acceso dibattito tra istituzioni e mondo agricolo. A destare particolare preoccupazione è l’estensione prevista dell’infrastruttura: 14,85 ettari, pari a quasi 15 campi da calcio.

Secondo Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Cia Agricoltori Italiani di Puglia, la questione va ben oltre l’efficienza energetica.

Il riferimento è agli oltre 2.000 ulivi interessati dalle operazioni di espianto. Gli alberi, verranno tolti per far spazio ai pannelli fotovoltaici.

La questione solleva anche un paradosso evidente: mentre si moltiplicano gli appelli e le politiche per contrastare il consumo di suolo agricolo, in questo caso si procede in senso opposto.

L’impatto del progetto va oltre la dimensione agricola. Sul piano ambientale e paesaggistico, l’installazione rappresenta un cambiamento radicale per una zona vocata da sempre all’olivicoltura. In particolare, la perdita di oliveti secolari potrebbe avere ripercussioni anche sul turismo rurale e sulla stessa identità storica del territorio. Il timore degli agricoltori è che questo intervento possa fare da apripista ad altre operazioni simili, generando una progressiva trasformazione del paesaggio rurale in distese industriali.

Sebbene le energie rinnovabili siano considerate centrali nella transizione ecologica, il dibattito rimane acceso su come e dove realizzare gli impianti, per evitare che lo sviluppo sostenibile entri in rotta di collisione con l’agricoltura e la tutela del paesaggio.

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