Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi, Michele Emiliano interviene pubblicamente per chiarire i motivi della sua autonomina nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari. Il decreto, firmato dal vicepresidente della Regione Raffaele Piemontese, ha suscitato l’attenzione del Ministero della Cultura e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), che hanno avviato accertamenti per verificare eventuali profili di incompatibilità.
Il governatore ha spiegato di aver voluto evitare una nomina a lungo termine, lasciando invece spazio a chi gli succederà alla guida della Regione Puglia. “Ho concordato con il mio possibile successore di non indicare una figura definitiva, ma di procedere con una nomina provvisoria”, ha dichiarato Emiliano, specificando di non sapere ancora chi sarà il candidato del centrodestra alle prossime elezioni.
“Non avrei potuto nominare una persona per i prossimi cinque anni che magari non rispecchia i criteri o le preferenze del mio successore”, ha aggiunto. La decisione, secondo Emiliano, sarebbe frutto di un’intesa con chi potrebbe prenderne il posto, per garantire la massima libertà nella scelta futura del rappresentante regionale all’interno dell’organo di indirizzo della Fondazione.
Il governatore ha inoltre sottolineato che l’incarico assunto non ha carattere gestionale, ma è limitato a funzioni di indirizzo e vigilanza, come previsto dallo statuto della Fondazione. “Non c’è nessuna volontà di esercitare un controllo diretto sull’ente, né di assumere competenze operative”, ha puntualizzato.
Il caso, tuttavia, ha sollevato forti reazioni politiche. L’opposizione ha parlato di “ennesima forzatura”, definendo la scelta una manovra opaca e accusando Emiliano di conflitto di interessi. In particolare, Forza Italia ha bollato l’autonomina come “una farsa”, evidenziando quella che viene percepita come una crescente centralizzazione del potere nelle mani del presidente uscente.
Nel frattempo, il Ministero della Cultura ha ufficialmente segnalato la questione all’Anac, la quale dovrà ora valutare se sussistano elementi di irregolarità o violazioni in materia di nomine pubbliche. La Fondazione Petruzzelli, organismo centrale per la vita culturale barese, si trova così nuovamente al centro di un dibattito tra istituzioni e politica.