Forte preoccupazione tra i rappresentanti del centrodestra a Bari per la decisione annunciata dal sindaco Vito Leccese di voler conferire le chiavi della città a Francesca Albanese, relatrice delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati. La posizione è stata espressa in modo netto durante una conferenza stampa svoltasi a Palazzo di Città, dove è stato chiesto ufficialmente il ritiro della proposta.
Secondo i leader del centrodestra, l’iniziativa del sindaco sarebbe un atto unilaterale, privo di una reale condivisione politica e rischioso sotto il profilo delle relazioni diplomatiche. Durante l’incontro con la stampa sono intervenuti, tra gli altri, il senatore Filippo Melchiorre e l’europarlamentare Michele Picaro, entrambi di Fratelli d’Italia, insieme all’ex sottosegretario Massimo Cassano, al consigliere comunale leghista Giuseppe Carrieri e ad altri esponenti del centrodestra locale.
“Chiediamo la sospensione immediata del conferimento e l’adozione di un atto formale che consenta di valutare l’opportunità e legittimità della decisione”, hanno dichiarato i rappresentanti del centrodestra. L’intenzione è quella di aprire la possibilità a eventuali ricorsi o impugnative, qualora la scelta venga confermata.
I rappresentanti politici hanno inoltre ricordato che Francesca Albanese è oggetto di richieste di sanzioni da parte degli Stati Uniti, elemento che, a loro avviso, espone la città a rischi sul piano istituzionale. Il gesto del sindaco, sostengono, “non comporta alcun vantaggio tangibile per la comunità barese” e sarebbe spinto esclusivamente da motivazioni ideologiche.
“La città non può permettersi di compromettere i rapporti con gli Stati Uniti o con altri partner internazionali per decisioni che appaiono provocatorie e personali”, hanno concluso gli esponenti del centrodestra. A loro avviso, il ruolo delle istituzioni cittadine dovrebbe essere guidato da scelte condivise e attente alle conseguenze diplomatiche, piuttosto che da atti simbolici controversi.