Xylella, lavorazioni obbligatorie dei terreni entro il 15 aprile nei comuni sotto i 200 metri

La Regione Puglia impone interventi fitosanitari urgenti per fermare l’insetto vettore del batterio, coinvolti decine di comuni

Entro il 15 aprile 2025 dovranno essere completate le lavorazioni superficiali del terreno nei comuni pugliesi con altitudine inferiore ai 200 metri sul livello del mare, come stabilito dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia. L’obiettivo è contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa, nelle sue tre sottospecie Pauca, Fastidiosa Fastidiosa e Multiplex, attraverso il contenimento del suo vettore principale: la sputacchina.

Il provvedimento, pubblicato tramite una determina ufficiale, definisce prescrizioni obbligatorie per azioni come arature, fresature, erpicature e trinciature, considerate fondamentali per limitare la diffusione dell’insetto nelle sue fasi giovanili. Le stesse misure dovranno essere applicate anche ai bordi delle strade, alle superfici demaniali e alle aree a verde pubblico, siano esse gestite da soggetti pubblici o privati.

Le operazioni dovranno essere eseguite da proprietari, conduttori agricoli o gestori delle aree interessate, con la possibilità, per gli enti pubblici, di delegare i lavori agli agricoltori, come previsto dall’articolo 15 del Decreto legislativo 228 del 2001.

I comuni coinvolti dal provvedimento sono numerosi e distribuiti su tutta la regione. Tra questi figurano, tra gli altri: Bari, Monopoli, Fasano, Gioia del Colle, Martina Franca, Altamura, Ostuni, Bitonto, Polignano a Mare, Carovigno, Conversano, Castellana Grotte, Santeramo in Colle, Mola di Bari, Massafra, Locorotondo e Cisternino.

Per le aree poste oltre i 200 metri di altitudine, l’Osservatorio regionale fisserà un successivo calendario, basato sui dati climatici e sul monitoraggio degli insetti vettori. Questa distinzione altimetrica è stata decisa per tenere conto delle differenti condizioni ambientali che influenzano il ciclo vitale della sputacchina.

A garantire il rispetto delle disposizioni sarà l’Osservatorio Fitosanitario stesso, con il supporto operativo dei Carabinieri Forestali, i quali potranno avvalersi anche di rilievi aerofotogrammetrici per monitorare le aree interessate.

 

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